È il momento di “Nota sulle note” quarta puntata del programma musicale settimanale, nel quale annoto per voi piccoli appunti prima di lasciarvi ai brani scelti, che di puntata in puntata andiamo a conoscere.

 

Oggi ci occuperemo di canzoni, ovvero brevi composizioni vocali accompagnate da una melodia. Sono di facile presa, popolari; impossibile stabilire dove siano nate. C’è il filone folk, che recupera arie e canti antichissimi e locali, provenienti dal mare, dai campi, dai monti; il filone danza che presume una prevalenza della musica sui testi; il filone poetico che cerca di esprimere sentimenti e ideali da diffondere con argomenti di tutti i tipi: storici, politici, familiari, strappalacrime e altro.

Noi ci occuperemo delle canzoni moderne melodiche: la loro diffusione è dovuta ai caffè concerto, al boom dell’industria discografica, ai film musicali, alla radio, alla televisione, eccetera. In una canzone ciascuno può elaborare il testo in modo personale.

 

Tratteremo canzoni tratte da film famosi, nei quali la musica è stata una componente di grande spessore per decretarne il successo.

 

Ascolteremo “To much; even”, dalla Febbre del Sabato Sera; “Call me” da American Gigolò; “Live to tell” da A Distanza Ravvicinata; “Shape of my heart” da Leon; “Against all odds” da Due Vite in Gioco; “I don’t want to miss a thing” da Armagedon; “The winner take it all” da Mamma Mia, eseguita però dagli Abba; “When you belive” da Prince of Egipt; “May it be” da Il Signore degli Anelli. Per finire, la canzone del silenzio, ovvero “The sound of silence”, dal Laureato.

 

 

Buon ascolto da Lorella Turchetto Michieli.

ultimi programmi in podcast

SPORT